monumenti

Proprio all’uscita della superstrada in direzione Massa Martana, sulla sinistra sono ben visibili i resti di un antico mulino, già appartenente all’abbazia di Santa Maria in Pantano, impostati su una costruzione di epoca romana, appartenente alla via Flaminia, forse resti di parte di un ponte, ormai distrutto, che varcava il torrente Naia.

Sulla sommità del Torraccio si ergeva nel medioevo il castello di Gagliole; costruito probabilmente da un certo Galliolo che lo avrebbe edificato nel 1035 dandogli anche il suo nome. Più probabilmente il nome del castello deriva dalla parola longobarda gahagi = recinto, e forse fu costruito tra il VII e l’VIII secolo come avamposto difensivo del Ducato Longobardo di Spoleto.

L'antico castello che si erge ancora ben conservato su di un alto colle, citato per la prima volta in un documento del 1295 come appartenente agli eredi di Zurcio Gottofredi. Nel 1339 fu restaurato da Antonio di Mariano dei nobili di Castelvecchio. In altri documenti del 1400 viene menzionato come Rocca d’Angiolo di Mattiolo. All’interno del castello la chiesa

Il castelliere (o castellare) è un piccolo insediamento, o villaggio, fortificato protostorico (età del bronzo e del ferro), sorto in genere in posizione elevata facilmente difendibile, in cui una situazione difensiva naturale veniva sfruttata e rafforzata dall'opera dell'uomo. Le fortificazioni sono in genere costituite da aggeri e palizzate di legno e sono per lo più, ma non sempre, a pianta

Si tratta di una chiesa rurale molto antica, documentata fin dal secolo XIII, ad unica navata, con tetto a due spioventi ed abside semicircolare. Per lungo periodo fu alle dipendenze dell'abate del monastero di San Pietro in monte, oggi in stato d abbandono, conserva, nascosta dalla vegetazione, un affresco del XVI secolo raffigurante la Madonna con il Bambino.

Intorno alla chiesa di S.Maria in Pantano, realizzata nei secoli VII-VIII sfruttando un preesistente edificio romano del quale se ne conservano notevoli parti, si colloca il Vicus Martis Tudertium, attestato da numerose epigrafi provenienti da questa località e da identificare con la Statio ad Martis (stazione di posta) sulla Flaminia, ricordata nell’Itinerario dei vasi di Vicarello (I sec.), nell’Itinerario Antonino

Isolata nei pressi di Villa San Faustino, frazione di Massa Martana, l'abbazia fu costruita sopra un insediamento di epoca romana, come si evince da alcuni ruderi ancora presenti vicino all'edificio religioso. La chiesa era, in età romana, una villa di residenza estiva, appartenuta all'amministratore della colonia romana di Todi, Giulio Marciano, e di sua moglie Onesta. La coppia era stimata

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