monumenti

Antica chiesa rurale documentata fin dal secolo XIII ad unica navata e facciata a capanna; anticamente dava anche il nome ad una villa che nel 1290 aveva addirittura 7 famiglie. Attualmente è pressoché distrutta ma nell'area presbiteriale è ancora percepibile l'ingresso ad un ambiente sotterraneo, forse una cripta, interrato alla fine del secolo XVI per ordine del vescovo di Todi

La chiesa di San Pietro sopra le acque, sorge poco fuori il borgo di Massa Martana, in un luogo di grande fascino, in un contesto naturalistico privilegiato: la chiesa e il convento,circondati da un giardino rigoglioso, sono di origine molto antica; la prima notizia, infatti, risale probabilmente al 1275. Oggi il complesso appare in una veste molto diversa,

Raggiungibile solo con percorsi a piedi, a dominio dei Monti Martani, si trova l’antica Chiesa di San Pietro in Monte. Fu edificata dai dai benedettini nel 1000, e purtroppo soppressa alla fine del secolo XIV. Aveva giurisdizione su un ampio territorio e alle dipendenze del suo abate vi erano anche le chiese di Sant'Ippolito di Castelvecchio e di Sant'Ilario di

Piccola chiesa costruita in prossimità di un corso d'acqua, probabilmente ad ornamento di una maestà, con affresco cinquecentesco raffigurante la Madonna con il Bambino, collocata a sinistra della porta d'ingresso. Restaurata nel 1853 dall'abate Giuseppe Lauri ha l'altare decorato con architetture dipinte che incorniciano l'immagine della Madonna col Bambino ripresa con la stessa iconografia dell'affresco esterno.

La chiesa di Santa Illuminata, immersa in un ambiente molto suggestivo, fuori dai percorsi turistici, mantiene la sua atmosfera mistica, secondo la tradizione si crede eretta sopra il sepolcro di Sant’Illuminata, santa ravennate. L’edificio risale al 1000, della stessa epoca è l'annesso monastero, fu retto dai monaci camaldolesi, alle dipendenze della chiesa di Sant'Apollinare in Classe di Ravenna, ulteriore testimonianza

Chiesa documentata fin dal secolo XIII, di eleganti linee romaniche con abside semicircolare di forma inconsueta e con paramento murario in conci bianchi e rosa. L’interno ad unica navata conserva, nell’abside, un affresco del secolo XVII raffigurante Cristo in Croce tra San Pietro e San Paolo.

Risalente al XIII secolo, con grazioso abside. Ad una sola navata, ospita qualche affresco quattrocentesco di scuola locale: un San Sebastiano tra l'Annunciata e la Madonna col Bambino e l'Angelo Annunciante con San Fortunato. All'interno una tela di Andrea Polidori del 1630 che a breve verrà aperta al pubblico quale museo delle statue lignee. La chiesa ha subito gravi

Antica chiesa rurale, che sorge in un contesto naturalistico di pregio, è documentata fin dal secolo XIII con un altro nome Santa Maria de Podio. Successivamente fu detta Santa Maria de Castro e dopo i rifacimenti del secolo XVII si iniziò a chiamarla chiesa dell'Ascensione, anche se il titolo principale resta quello dedicato alla Madonna.

La Rocca di Bonaccorso si crede eretta verso la fine dell’anno 1000 dal capostipite della nobile famiglia massetana dei Bonaccorsi-Fonzi. Si ergeva sul colle antistante l’omonima sorgente e molto probabilmente era un fortilizio adibito al controllo delle vie montane che confluivano all’importante valico di Acqua Canale. Se ne ha conferma da un documento del 1397 nel quale il pontefice Bonifacio

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