Un posto ricco di risorse per gli amanti della paleontologia
Parte del territorio di Montecastrilli si colloca all’interno dell’antico “Bacino Tiberino”’, la più grande depressione sedimentaria italiana del periodo plio-pleistocenico risalente a circa 2 milioni di anni fa. Il progressivo riempimento della depressione con deposito di strati alternati di sabbie e argille caratterizza la natura del suolo. Evidenti segni di tale evoluzione si possono rivenire lungo gli argini della profonda vallata fluviale in cui scorre il “Fosso Bianco” ed in particolare nel sito paleontologico di Torre di Picchio a pochi chilometri dal capoluogo, procedendo in direzione di Amelia, si trova un importante giacimento paleontologico che preserva reperti utili a studiare le prime forme di vita nell’area geografica italiana ed europea risalenti a circa 2 milioni di anni fa. Torre di Picchio sono stati trovati fossili appartenenti a diversi animali quali mammut, rinoceronte, tartarughe, castori ed altri animali provenienti anche da altri continenti. Alcuni reperti rinvenuti una quindicina di anni fa sono esposti al museo paleontologico di Terni. La zona si presta in modo particolare per lo studio paleontologico perché il suo terreno, franando, permette di osservare i vari strati della sedimentazione che consentono agli esperti la datazione delle varie ere geologiche. La zona è meta di visite da parte di studiosi e appassionati e si presta per passeggiate naturalistiche. Il paesaggio è arricchito da una folta presenza di piante, soprattutto querce, che costeggiano i vecchi sentieri di campagna.
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